A Bruxelles si discute del futuro delle Nbt (New breeding techniques) e in Italia le associazioni di categoria si dividono tra favorevoli e contrarie. A sostenere le tesi del “no” c’è FederBio, posizione analoga a quella assunta a livello europeo e internazionale da Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica).
"Il mondo del biologico ribadisce il proprio impegno a escludere non solo gli Ogm, ma anche i prodotti derivanti dalle nuove biotecnologie dai propri sistemi di produzione”, spiega Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio. “Riteniamo fondamentale che sulle nuove tecniche d’ingegneria genetica venga condotta un’attenta valutazione del rischio e vengano elaborati, dalla rete europea di laboratori per la rilevazione di Ogm, metodi e strategie per identificare i prodotti derivanti dalle Nbt affinché si possano attivare i necessari controlli. Questo è fondamentale per garantire tracciabilità e trasparenza e quindi la possibilità ai cittadini di scegliere il cibo che preferiscono e agli agricoltori il modo ottimale di produrlo”.
Fonte: AgroNotizie / Federbio
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