Il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha affermato: “Sono rimasto molto deluso dal fatto che il Consiglio europeo e il Parlamento europeo si attengano a una politica agricola che non è sostenibile”.
Il testo della Pac votato il 23 ottobre dall’Europarlamento è stato giudicato da tutto il fronte ambientalista molto deludente; un passo indietro rispetto a quello uscito dalla Commissione Ue. Una sconfitta per la biodiversità, per il clima e per gli agricoltori virtuosi perchè ripropone un modello di agricoltura vecchio e non adatto a rispondere alle sfide che ci aspettano.
A livello europeo ne è seguita una forte e variegata mobilitazione contraria alla proposta della Pac uscita dall'Europarlamento che chiedeva alla Commissione, come è nei suoi poteri, di ritirare la proposta e non procedere con il negoziato del “Trilogo” (Commissione, Parlamento e Consiglio Ue) perché gli emendamenti approvati dal Parlamento e Consiglio minerebbero le fondamenta dei regolamenti proposti dalla commissione, configurando una vera ecotruffa a danno dell’intera Europa.
Vedi, in proposito, il comunicato della coalizione #Cambiamoagricoltura del 2/11 e la campagna on line "WithdrawTheCAP - ritirare la Pac".
La richiesta del ritiro non è stata accolta e siamo arrivati al "trilogo", che ha già iniziato ad incontrarsi.
La coalizione italiana #Cambiamoagricoltura (14 realtà tra cui Federbio, Aiab, Assoc. per l'Agricoltura Biodinamica) con un comunicato del 19/11, ribadendo la propria posizione, ha invitato la Commissione UE, duranti gli incontri del Trilogo, di non cedere sugli obiettivi del Farm to Fork e Green Deal.
Sulla contrarietà alla proposta della nuova PAC segnaliamo anche un articolo di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, su Repubblica del 3/11/2020.
Fonti: Federbio, Cambia la Terra
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