LA CORTE DEI CONTI EUROPEA BOCCIA LA PAC

La PAC 2014-2020 non ha incentivato l’adozione di pratiche efficaci rispettose dell’ambiente

25/06/2021

La Politica agricola comune (Pac) 2014-2020 ha finanziato metà delle spese dell’Ue per il clima, ma le emissioni prodotte dall’agricoltura non diminuiscono.

Nella relazione speciale della Corte dei conti europea “Politica agricola comune e clima” arriva alla conclusione che i finanziamenti agricoli dell’Ue per l’azione per il clima non hanno contribuito a ridurre le emissioni di gas serra prodotte dall’agricoltura.

Dal 2010 le emissioni non calano: benché oltre un quarto di tutta la spesa agricola dell’Ue nel periodo 2014-2020 (più di 100 miliardi di euro) sia stata destinata alla mitigazione dei cambiamenti climatici, è dal 2010 che le emissioni di gas a effetto serra prodotte dall’agricoltura non diminuiscono.

Più trasparente la nuova Pac: “la nuova politica agricola comune deve concentrarsi di più sulla riduzione delle emissioni prodotte dall’agricoltura, deve essere più trasparente e rendere meglio conto del contributo fornito alla mitigazione dei cambiamenti climatici”.

Le emissioni della zootecnia: le emissioni prodotte dall’allevamento del bestiame, che appresentano circa metà delle emissioni in agricoltura, non diminuiscono dal 2010 perché aumentano le dimensioni delle mandrie. La Pac non cerca però di limitare il numero di capi di bestiame, né fornisce incentivi per la loro riduzione.

Sostegni al palo: le emissioni dovute ai fertilizzanti chimici e al letame – quasi un terzo delle emissioni prodotte dall’agricoltura – sono aumentate tra il 2010 e il 2018. Inoltre la Pac finanzia pratiche non rispettose dell’ambiente (sovvenzionando, ad esempio, la colticazione delle torbiere drenate, che rappresentano meno del 2% delle superfici agricole Ue ma rilasciano il 20 % delle emissioni di gas a effetto serra dell’Ue prodotte dall’agricoltura). Anche il sostegno a misure della Pac per il sequestro del carbonio (l’imboschimento, i sistemi agroforestali e la conversione di seminativi in prato) non è aumentato rispetto al periodo 2007-2013.

Impatto marginale sul clima: la normativa dell’Ue attualmente non applica il principio “chi inquina paga” alle emissioni di gas serra del settore agricolo; le norme di condizionalità e le misure di sviluppo rurale sono cambiate poco rispetto al periodo precedente, nonostante le maggiori ambizioni dell’Ue in materia di clima.

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Fonte: Cambia la Terra

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